PromoImpresa – Borsa Merci, grazie alla sinergia con il Comune di Mantova all’interno dello sviluppo di Mantova Hub, ha promosso un Hackathon per individuare soluzioni creative secondo logiche proprie dell’Economia Circolare.
L’iniziativa non solo vuole guardare ad un possibile futuro sostenibile assieme a istituzioni, imprese e professionisti, ma assume un’ulteriore importanza anche in relazione al fatto che si tratta di uno dei primi Hackathon cittadini dopo il lockdown che ha purtroppo bloccato temporaneamente i molti eventi di progettazione che hanno contraddistinto il territorio mantovano negli ultimi anni.

L’Hackathon “Circular Economy – Climathon 2020” si inserisce all’interno del progetto “Mantova: Laboratorio territoriale diffuso per l’innovazione e l’occupabilità” sostenuto da Fondazione Cariverona e promosso/realizzato da Camera di commercio (Ente Capofila), Provincia e Comune di Mantova, Politecnico di Milano, Unimore, PromoImpresa – Borsa Merci, FOR.MA, Istituto Sanfelice (Istituto capofila della rete LTO Mantova) e Istituto Manzoni (Istituto capofila della Rete Alternanza/PCTO della provincia di Mantova).

L’iniziativa si avvale, inoltre, dell’importante supporto tecnico scientifico del Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli Studi di Brescia, presente a Mantova con il nuovo corso di laurea in Economia e Gestione Aziendale e attivo sui temi della sostenibilità, e del Fab Lab “OpenDot” quale spazio per l’innovazione basata sull’utilizzo di nuove tecnologie di prototipazione rapida e fabbricazione digitale, in una modalità aperta e condivisa.

Ospiti d’eccezione sono state importanti aziende del territorio mantovano che hanno svolto un ruolo centrale all’interno del proprio settore di riferimento e hanno accompagnato i partecipanti nel corso di tutto l’evento: Arix Spa, Biociclo Srl, Consorzio Agrituristico Mantovano, Gruppo Saviola, Ferrari Srl, Consorzio Latterie Virgilio, Plastisac Srl, Palm Spa e Mantova Ambiente del Gruppo Tea.

L’Hackathon si è svolto in modalità virtuale dal 13 al 21 novembre 2020 partendo proprio all’interno di “Climathon 2020” (https://climathon.climate-kic.org/) e terminando con la presentazione e la premiazione delle soluzioni progettate.

Destinatari dell’Hackathon sono stati: studenti universitari, neolaureati, architetti, designer, pianificatori, informatici, sviluppatori, maker, economisti/manager, esperti di comunicazione, ricercatori, docenti, professori di Istituti Superiori e CFP, innovatori, professionisti, esperti e altre figure professionali che operano nel settore della progettazione, della fabbricazione digitale e delle logiche connesse alla green & circular economy.

Ai partecipanti è stato richiesto di lavorare in team per ideare, progettare ed eventualmente prototipare soluzioni innovative per rispondere alle sfide lanciate da aziende in diversi ambiti di intervento, accomunate dalla volontà di ridurre l’impatto ambientale di processi e prodotti.
In particolare questi i temi dell’Hackathon:

  • ECODESIGN. Disegno di prodotti che possano durare a lungo, il cui smontaggio sia semplice, in modo da permettere facilmente la riparazione e/o il riutilizzo e/o il recupero dei prodotti nella loro interezza o nei loro frazionamenti (circular design, design-out waste, etc.);
  • APPROVVIGIONAMENTO MATERIALI E RISORSE. Impatto ambientale dell’approvvigionamento dei materiali e dell’energia, sostituzione delle materie prime vergini non rinnovabili e provenienti da fonti fossili con materie prime seconde e biomateriali, sostituzione delle materie e sostanze inquinanti, tossiche, pericolose per impatto sulla salute e sull’ambiente;
  • UTILIZZO EFFICIENTE DELLE RISORSE NELLA PRODUZIONE. Riduzione dei consumi energetici (energia elettrica e termica) e di carburante, anche legati al conseguimento di Certificati Bianchi (o titoli di Efficienza Energetica), riduzione dei consumi idrici e miglioramento dell’efficienza nell’utilizzo di materia a parità di produzione (sistemi di ottimizzazione della produzione; dematerializzazione, …);
  • GESTIONE RIFIUTI, SCARTI ED EMISSIONI. Impatto ambientale della gestione degli scarti di produzione, dei rifiuti e dei prodotti arrivati a fine vita. La logistica di ritorno (detta anche logistica inversa) è il processo di pianificazione, implementazione e controllo dell’efficienza delle materie prime dei semilavorati, dei prodotti finiti e dei correlati flussi informativi dal punto di recupero (o consumo) al punto di origine con lo scopo di riguadagnare valore da prodotti che hanno esaurito il loro ciclo di vita;
  • TRASPORTI E DISTRIBUZIONE. Impatto ambientale dei trasporti connessi alle varie fasi del processo produttivo e della logistica: ottimizzazione della distribuzione (tragitti migliori, pieno carico, condivisione dei mezzi di trasporto, …), considerazione delle esternalità derivanti dai trasporti in tutto il ciclo produttivo (approvvigionamento, spedizione, …) nella costruzione dei prezzi dei prodotti, shift modale verso sistemi di distribuzione di lungo raggio/urbana sostenibile (ferrovia, cargo bike);
  • COMUNICAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE, FORMAZIONE E INFORMAZIONE. Comunicazione dell’impatto ambientale di attività e prodotti: sensibilizzare ed informare sul tema per creare consumatori più consapevoli e proattivi, così come prodotti più trasparenti, chiari e comprensibili.

Tutte le soluzioni presentate dai team il 21 novembre 2020 sono state valutate da una commissione di esperti che ha selezionato tre progetti vincitori sulla base dell’originalità, funzionalità, innovatività, fabbricabilità e replicabilità assegnando i seguenti premi:

  • 1.500,00 € al primo team classificato;
  • 1.000,00 € al secondo team classificato;
  • 500,00 € al terzo team classificato.

Al primo posto si è classificato gruppo CLIMA composto da Francesco Ciliento, Altea Clerici, Martina Menegatti, Cesare Negro e Giacomo Pieretti. Il team ha sviluppato il progetto dal titolo “Handle With Care” in risposta alla sfida lanciata dall’azienda Biociclo Srl di Mantova che chiedeva di creare un sistema “Covid-19 awareness” capace di minimizzare i pack monouso e ridurre la contaminazione della frazione organica umida.

Secondo classificato il gruppo FAUNA formato da Emanuele Gualerzi, Laura Sperandio, Fabio Turazza, che ha sviluppato il progetto “AgriShare” ideato per risolvere la sfida lanciata dal Consorzio Agrituristico Mantovano che richiedeva l’ideazione di una piattaforma capace di mettere in contatto diretto le oltre 320 imprese agricole facenti parte del Consorzio.

Terzo classificato il progetto “SPONGE-ORT modulo di coltivazione fuori suolo” realizzato dal gruppo ATMOSFERA dove i concorrenti Beatrice Bordini, Mauro Cadeo, Simone Foscarini e Francesca Slamic hanno sviluppato un progetto per risolvere la sfida lanciata dall’azienda Arix Spa di Viadana.

Infine, non è mancata una menzione speciale dedicata al gruppo ARIA composto da  Chiara Dipasquale, Riccardo Marchetti, Matteo Giacomo Prina, Anna Saccoccio e Angelo Scardino che hanno sviluppato un progetto in risposta alla sfida lanciata dal Consorzio Latterie Virgilio per rendere più sostenibile il trasporto e lo smaltimento del siero, prodotto di scarto dei caseifici del Consorzio.