Cultura in Digitale

Il progetto Cultura in Digitale è stato attivato negli anni scolastici 2016/17 e 2017/18 da una rete di dieci Istituti di istruzione secondaria di secondo grado con capofila l’Istituto Manzoni di Suzzara, grazie al sostegno di Fondazione Cariverona e Camera di Commercio di Mantova al fine di diffondere gli strumenti del movimento maker e valorizzare il patrimonio culturale oggetto delle attività di digitalizzazione.
Cultura in Digitale si è basata su un’ampia rete territoriale composta dalla Camera di commercio di Mantova, dal Comune di Mantova, dal Comune di Sabbioneta, dal Comune di Suzzara, dal Politecnico di Milano – Polo territoriale di Mantova, dall’Azienda Speciale PromoImpresa – Borsa Merci, dalla Provincia di Mantova e dall’Ufficio Scolastico Territoriale (UST).
Tra gli istituti coinvolti figurano l’Istituto Manzoni di Suzzara (capofila), il Liceo Belfiore di Mantova, l’Istituto Falcone di Asola, l’Istituto Fermi di Mantova, l’Istituto Gonzaga di Castiglione d/S, l’Istituto Galilei di Ostiglia, il Liceo Giulio Romano di Mantova, il Liceo Giulio Romano – Dal Prato di Guidizzolo, l’Istituto Sanfelice di Viadana, il Liceo Virgilio di Mantova.
Altrettanto numerosi i musei in rete tra i quali la Galleria del Premio Suzzara Museo d’arte Lombardia, il Museo Civico “Antonio Parazzi” di Viadana, il Museo Civico “Goffredo Bellini” di Asola, il Museo Internazionale della Croce Rossa di Castiglione delle Stiviere, il Palazzo Bondoni Pastorio, il Museo civico archeologico di Ostiglia, i Musei Civici Mantova, Palazzo Ducale, Villa Galvagnina, il Collegio delle Vergini.

Cultura in Digitale ha esteso alla scala territoriale le dinamiche attivate con le sperimentazioni precedenti di digitalizzazione del patrimonio, come Alternanza e Maker Movement e Made in Italy – Make in Mantova. Ambizione del progetto non è stata però solo la digitalizzazione del patrimonio a scala provinciale durante percorsi di alternanza collaborativa tecnologica, attivati grazie alla collaborazione tra le istituzioni scolastiche e quelle museali, ma soprattutto la sperimentazione di un modello “a ciclo continuo” in cui gli studenti, diventati “esperti” nel primo di attività, diventano a loro volta “docenti” dei propri colleghi nell’anno successivo. Tra gli obiettivi principali:

la valorizzazione del patrimonio culturale mantovano attraverso la digitalizzazione di alcuni reperti e oggetti studiati e analizzati in collaborazione con i principali musei del territorio provinciale;
l’attivazione di uno spazio dedicato alla stampa 3D in ognuno degli istituti coinvolti;
la promozione delle tematiche della fabbricazione digitale attraverso la partecipazione per entrambi gli anni di progetto alla Settimana delle Culture Digitali con la realizzazione di 13 eventi (6 nel primo anno di progetto e 7 nel secondo);
l’avvio e il consolidamento di collaborazioni con le istituzioni museali per la digitalizzazione e di un rapporto con le istituzioni scolastiche per l’alternanza collaborativa tecnologica;
l’integrazione dei percorsi formativi curricolari per consentire agli studenti di approfondire “sul campo” la conoscenza del patrimonio artistico-architettonico del territorio mantovano e di apprendere le competenze tecnologiche della scansione, modellazione e stampa 3D, indispensabili per la digitalizzazione del patrimonio;
il consolidamento attraverso la pratica di competenze trasversali fortemente richieste e apprezzate in ambito lavorativo con particolare riferimento al lavoro di gruppo, all’auto-organizzazione rispetto a metodi e tempi di lavoro, alla costruzione di procedure operative, alla soluzione autonoma di problemi operativi, all’autovalutazione delle performance e alla valutazione delle performance di altri, alla comunicazione interpersonale, alla coprogettazione;
la costruzione di un modello formativo “a ciclo continuo” che, anche grazie al coinvolgimento attivo dei docenti, possa diventare un modello replicabile nel tempo ed essere gestito autonomamente dalle scuole coinvolte e/o da altri istituti scolastici, consolidandone le relazioni con le istituzioni e le imprese del territorio, anche in funzione della identificazione di sponsor per l’acquisto dei materiali e per il perfezionamento degli spazi laboratoriali (strumentazioni), così incrementando e stabilizzando in termini di continuità didattico-formativa l’offerta agli studenti di luoghi di partecipazione attiva, di coinvolgimento, di orientamento e di investimento a fini occupazionali.

Il progetto ha coinvolto per due anni i dieci licei attivi in provincia di Mantova con lo scopo di diffondere gli strumenti del movimento maker e valorizzare il patrimonio culturale oggetto delle attività di digitalizzazione.
Ciascuno dei dieci istituti partner è stato coinvolto negli anni scolastici 2016/17 e 2017/18 nella sperimentazione di soluzioni potenzialmente in grado di autoreplicarsi con continuità nel tempo per la realizzazione delle 200 ore di esperienza di alternanza PCTO articolata in percorsi formativi integrati di teoria e pratica sul campo che hanno previsto il coinvolgimento dello staff docenti e del personale museale, attraverso l’attivazione di una collaborazione tra scuola e attori territoriali protagonisti sul fronte della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale mantovano.
Nello specifico il progetto ha previsto il coinvolgimento:

durante il primo anno (da marzo a giugno 2017) di 166 studenti frequentanti la classe terza (una classe per ciascuna scuola) in un percorso di 80 ore per acquisire gli strumenti e le tecniche necessari a digitalizzare circa i beni culturali selezionati grazie alle 8 istituzioni museali coinvolte (selezionate in base alla disponibilità presente nel territorio di afferenza dell’istituto);
durante il secondo anno (da gennaio a giugno 2018) di altri 261 studenti (149 di classe terza e 112 di classe quarta) coinvolti in un percorso sperimentale di digitalizzazione dei beni culturali, selezionati grazie alle 9 istituzioni museali coinvolte (una in più rispetto all’anno precedente), nel quale gli studenti di classe quarta, ormai esperti, hanno consolidato e testato le proprie competenze tecnologiche per formare i propri colleghi di classe terza al primo anno di attività, grazie al sostegno dei propri docenti e di esperti maker.

Tra i principali risultati raggiunti dal progetto:

la partecipazione di 427 studenti coinvolti nelle operazioni di digitalizzazione, di cui 166 il primo anno di progetto e 261 il secondo anno;
la realizzazione di 200 ore di PCTO per ognuna delle classi che hanno partecipato a tutto il percorso progettuale, 80 ore per le classi terze che hanno partecipato a una sola annualità;
l’attivazione di 1 corso specialistico per i 10 docenti-tutor referenti per il progetto, uno per istituto;
la digitalizzazione di 157 beni culturali digitalizzati riprodotti in 3D più cui 2 modelli 3D di edifici simbolo del territorio;
la progettazione di 14 oggetti ideati dagli studenti per valorizzare un determinato patrimonio (gadget, giochi didattici, spettacoli teatrali);
l’organizzazione di 17 eventi sul tema della digitalizzazione del patrimonio culturale;
l’organizzazione di 3 mostre permanenti in museo;
l’attivazione di 1 sezione dedicata alle opere digitalizzate grazie al progetto Cultura in Digitale su 3D Virtual Museum;
la produzione di 1 kit per la didattica a disposizione delle scuole che tratta di scansione, modellazione e stampa 3D, nonché spiega come inserire le opere digitalizzate in un contenitore apposito di museo virtuale;
la produzione di 4 video sul percorso di alternanza tecnologica vincitori di un concorso video;
l’infrastrutturazione di 5 aree maker per la stampa 3D in ogni istituto totalmente sprovvisto e 1 infrastrutturazione sulla scansione 3D a disposizione delle scuole della rete.